AMMINISTRATORI DI CONDOMINIO: AGCM ha aperto un'istruttoria nei confronti delle associazioni CONFIAC
L'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, nella riunione del 12 marzo 2014, ha aperto un'istruttoria nei confronti delle associazioni CONFIAC - Confederazione Italiana delle associazioni condominiali - per verificare se le norme di un codice etico e deontologico e di un tariffario minimo per amministratori professionisti di condominio possano restringere in maniera consistente la concorrenza nel settore dei servizi inerenti l'amministrazione di immobili condominiali
AVVOCATI: nel procedimento speciale ex L.794/1942 il rimborso forfettario della spese generali non può essere liquidato d'ufficio
"Il rimborso forfettario delle spese generali ai sensi dellart. 14 disp. gen. della tariffa professionale forense, approvata con D.M. 8 aprile 2004, n. 127, non puo essere liquidato dufficio nel procedimento speciale disciplinato dalla L. 13 giugno 1942, n. 794, occorrendo, in tale procedimento, apposita domanda con cui il professionista chieda, in applicazione dei principi previsti dagli artt. 99 e 112 c.p.c., la corresponsione in proprio favore del suddetto compenso". E' questo il principio di diritto espresso dalla Suprema Corte con sentenza n.4748 pronunziata in data 28/02/2012 in materia di compensi spettanti allavvocato per lattività professionale svolta. Nel caso che occupa era accaduto che a seguito dell'opposizione a decreto monitorio ottenuto dal professionista e attinente alla liquidazione del compenso per prestazioni professionali forensi, il Giudice adito avesse riconosciuto all'Avvocato opposto una determinata somma per il titolo richiesto, ma non l'importo relativo al rimborso delle spese generali (rimborso forfettario) dedotto. Promosso ricorso per Cassazione, la Suprema Corte ha rigettato le censure proposte dall'Avvocato opposto relativamente ai compensi non riconosciuti, evidenziando i presupposti che devono essere posti a fondamento della richiesta di condanna di controparte al rimborso delle spese generali. E' proprio questa infatti la peculiarità di tale arresto giurisprudenzuiale degli Ermellini, che si pone quasi alla stregua di un vademecum sul punto della rimborsabilità delle sepese forfettarie in ordine a giudizi, come quello monitorio, caratterizzati da regole procedurali specifiche. Infatti, la Suprema Corte ha chiarito che, secondo un principio recentemente più volte affermato, il rimborso forfettario delle spese generali costituisce una componente delle spese giudiziali, la cui misura è predeterminata dalla legge, che spetta automaticamente al professionista difensore, anche in assenza di allegazione specifica e di apposita istanza. Tale principio, tuttavia, in piena armonia con il dettato normativo (secondo cui allavvocato è dovuto un rimborso forfettario delle spese generali in ragione del 12,50% sullimporto degli onorari e dei diritti ripetibili dal soccombente), opera in caso di definizione di un processo di cognizione ordinaria, nel quale, ai sensi dellart. 91 c.p.c. la condanna alle spese di lite, costituendo una pronuncia accessoria e consequenziale alla definizione del giudizio, può essere emessa a carico della parte soccombente anche di ufficio e in difetto di esplicita richiesta della parte vittoriosa, sicché ben si comprende come, in forza dello stesso art.91c.p.c., nella liquidazione delle spese debba essere compreso, pure in assenza di una specifica istanza, anche il rimborso forfettario, che costituisce una voce di credito dovuta allavvocato in base alla tariffa professionale, nella misura determinata ex lege. Al contrario, nel procedimento per la liquidazione delle spese, degli onorari e dei diritti spettanti agli avvocati per prestazioni giudiziali in materia civile, non può essere utilmente richiamata la disciplina normativa relativa alla condanna del soccombente al rimborso delle spese processuali: mentre, infatti, in questultimo caso la liquidazione che il giudice effettua, anche in assenza di notula, riguarda la definizione di un giudizio contenzioso nel quale il carico delle spese è una diretta conseguenza dellesito del giudizio, concernendo il diritto di ciascuna parte di vedersi rimborsare le spese sostenute, nel primo caso viene in diretta considerazione il rapporto tra professionista e cliente ed il giudice non può sostituirsi, nella determinazione del quantum dovuto, alle richieste dellinteressato, liquidando a carico del cliente una somma maggiore rispetto a quella domandata dallo stesso professionista. Ne deriva un chiaro monito per tutti i professionisti del settore: nel caso di procedimento speciale ai sensi della L. 13 giugno 1942, n. 794, il rimborso forfettario della spese generali non può essere liquidato d'ufficio, ma occorre una specifica domanda!!...
Giudizio di delibazione
La disciplina del riconoscimento delle sentenze straniere in Italia, così come desumibile dalla legge 31 maggio 1995, n. 218, non ha delineato un trattamento esclusivo e differenziato delle controversie sui rapporti di famiglia mediante l'art. 65, ma ha descritto, con l'art. 64, un meccanismo di riconoscimento di ordine generale (riservato in sé alle sole sentenze), valido per tutti tipi di controversie, ivi comprese perciò quelle in tema di rapporti di famiglia. Rispetto ad un tale generale modello ...
Giudizio di verificazione di scrittura privata
Il legale rappresentante di una società, contro la quale sia prodotta in giudizio una scrittura privata, rilevante per il suo valore negoziale, al fine di contestarne l'autenticità della sottoscrizione, non è tenuto a proporre querela di falso ai sensi dell'art. 221 cod. proc. civ., ma può disconoscere la sottoscrizione stessa a norma dell'art. 214, cod. proc. civ., anche nel caso in cui la sottoscrizione sia attribuita ad altra persona fisica, già investita della rappresentanza legale della società.
Corte ...
I rapporti degli studi associati con il sistema universitario
Ci può delineare le caratteristiche principali degli studi associati in Italia? Come vengono reclutate le giovani risorse in questi studi? L'ordine degli avvocati di Roma sta prendendo accordi con le Università per facilitare l'ingresso degli studenti in uno studio associato? La scelta dell'argomento della tesi dell'aspirante avvocato è importante per futura carriera professionale?
CASSAZIONE, le sentenze più rilevanti in tema di famiglia
L'osservatorio di giurisprudenza di Lex24 dedicato al diritto di famiglia, aggiornato al 26 febbraio 2014
Giustizia: 2.924 tirocinanti negli uffici giudiziari
Il Ministero della Giustizia ha precisato che da domani 2.924 tirocinanti nel settore giustizia saranno nuovamente a disposizione presso gli uffici giudiziari di tutta Italia. Il nuovo ciclo di formazione è stato reso possibile grazie a un finanziamento che raddoppia gli importi erogati lo scorso anno, passati da 7,5 a 15 milioni di euro.
Cessione di crediti futuri, le condizioni per l'opponibilità al creditore pignorante
La legge 52 del 1991 nel dettare la disciplina delle cessione dei crediti di impresa, ha risolto la questione consentendo al factor di opporre la cessione di crediti futuri a condizione che abbia corrisposto in tutto in parte il prezzo della stessa con pagamento di data certa anteriore al pignoramento. In sostanza, acclarato che in caso di cessione di crediti futuri l'effetto traslativo si produce soltanto quando il credito viene effettivamente ad esistenza, avendo sino a tale momento la cessione ...
FEMMINICIDIO: Arriva la app gratuita SOS stalking
La app, nata dalla collaborazione fra l'associazione SOS Stalking e la Provincia di Milano, aiuta la vittima a geolocalizzarsi e a individuare i centri più vicini per sporgere denuncia.L'obiettivo di SOS STALKING e quello di offrire un aiuto concreto e di attrarre l'attenzione su un tema molto dibattuto, ma concretamente ancora poco arginato. Ideata dall'avvocato Lorenzo Puglisi, la app, scaricabile gratuitamente su Google Play per la piattaforma Android e su Apple Store per Apple, consente alla ...
In Commissione: audizioni su Dl stupefacenti e omofobia
Le commissioni riunite Giustizia e Affari sociali della Camera svolgeranno in settimana un ampio ciclo di audizioni informali in relazione all'esame del Dl 36/2014 in materia di disciplina degli stupefacenti e sostanze psicotrope, prevenzione, cura e riabilitazione dei relativi stati di tossicodipendenza, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 9 ottobre 1990, n. 309, nonché di impiego di medicinali meno onerosi da parte del Servizio sanitario nazionale. Domani alle 12.30 saranno ascoltati ...
Le novità del D.L. n. 34/2014: abolizione della causale nei contratti e nella somministrazione a termine
La parola d'ordine, più volte ripetuta nel preambolo del decreto, è semplificazione, e non si può certo dire che non sia stata rispettata. Due paginette scarse per rivoluzionare un sistema che andava avanti da decenni, tra continue piccole o grandi modifiche e successive incrostazioni. È apprezzabile anche la tecnica legislativa adottata: non nuove norme che si sovrappongono alle precedenti creando problemi di coordinamento, ma interventi di ablazione chirurgica sul tessuto legislativo esistente.
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RILASCIO IMMOBILE: Necessaria la probatio diabolica se lattore agisce sostanzialmente in rivendicazione
Non è azione di restituzione, ma di rivendicazione, quella con cui l'attore chieda di dichiarare abusiva ed illegittima l'occupazione di un immobile di sua proprietà da parte del convenuto, senza ricollegare la propria pretesa al venir meno di un negozio giuridico giustificativo della consegna della cosa. Tale azione non può pertanto surrogare l'azione di rivendicazione, con elusione del relativo rigoroso onere probatorio, quando la condanna al rilascio o alla consegna venga richiesta nei confronti di chi dispone di fatto del bene nell'assenza anche originaria di ogni titolo. Sono questi i principi enunciati dalle Sezioni Unite della Corte di Cassazione che, con la sentenza n.7305 del 28/03/2014 sono state chiamate a risolvere il contrasto giurisprudenziale in materia di qualificazione della natura (reale o personale) dellazione di rilascio di un immobile esperita da chi assuma esserne proprietario a titolo originario senza fornire in giudizio la prova del proprio acquisto. Nel caso di specie, la Corte si è pronunciata su un ricorso proposto dalloriginario attore avverso la decisione della Corte dAppello di Bari di riformare la sentenza di primo grado (che condannava il convenuto al rilascio di un immobile), sul presupposto che lo stesso attore non avesse fornito prova necessaria a far valere il diritto di proprietà sul cespite conteso. Il ricorrente deduceva, in particolare, a fondamento della propria impugnazione, il mutamento della domanda, da personale a reale, effettuato dalla Corte dAppello, in ragione del carattere petitorio delle difese opposte in via riconvenzionale dal convenuto. La Corte ha preliminarmente esaminato i presupposti delle due tipologie di azione, sottolineando che lazione personale di restituzione mira ad ottenere ladempimento dellobbligazione di ritrasferire una cosa che è stata in precedenza volontariamente trasmessa dallattore al convenuto, in base a negozi come la locazione, il comodato, il deposito e così via, i quali non presuppongono nel tradens la qualità di proprietario. Diversa è invece lipotesi in cui lattore chieda la condanna al rilascio del bene senza ricollegare la sua pretesa al venir meno di un negozio giuridico. Il fondamento di tale domanda, infatti, non consiste in un rapporto obbligatorio personale inter partes, ma nel diritto di proprietà tutelato erga omnes, che può essere dimostrato soltanto con la probatio diabolica, con cui lattore deve documentare lacquisto del bene avvenuto a titolo originario da parte sua o di uno dei propri danti causa a titolo derivativo. Il Collegio ha poi affrontato il problema relativo al se le difese di carattere petitorio opposte a un'azione di rilascio o consegna comportino la trasformazione in reale della domanda che sia stata proposta e mantenuta ferma dall'attore come personale. Su questo punto i Giudici di legittimità hanno evidenziato la necessità di rispettare i basilari principi di disponibilità e di corrispondenza tra il chiesto e il pronunciato, che riservano alle parti la formulazione delle loro richieste, vietando al giudice di pronunciare al di fuori o oltre i limiti delle domande come effettivamente proposte. Il destinatario di un'azione personale di restituzione, pertanto, può bensì contrastarla con eccezioni o domande riconvenzionali di carattere petitorio, senza tuttavia che ciò dia luogo a una mutatio o emendatio libelli, che non sono consentite neppure all'attore, se non nei ristretti limiti stabiliti dall'art 183 c.p.c. Nel caso in esame, perciò - ha affermato la Corte - la domanda è tipicamente di rivendicazione, poiché il suo fondamento risiede non in un rapporto obbligatorio personale inter partes, ma nel diritto di proprietà tutelato erga omnes, del quale occorre quindi che venga data la piena dimostrazione, mediante la probatio diabolica. La tesi opposta comporta la sostanziale vanificazione della stessa previsione legislativa dell'azione di rivendicazione, il cui campo di applicazione resterebbe praticamente azzerato, se si potesse esercitare un'azione personale di restituzione nei confronti del detentore sine titulo. La Corte ha pertanto rigettato il ricorso compensando le spese di lite tra le parti....
Il notaio non è inadempiente se la categoria catastale viene rettificata dopo l'atto
La verifica delle risultanza dei registri immobiliari attraverso la loro visura è un obbligo del notaio che deriva dall'incarico conferito e che fa parte dell'oggetto della prestazione d'opera professionale, la cui inosservanza determina un'ipotesi di inadempimento. Ciò posto, in relazione all'asserita erronea indicazione della categoria catastale dell'immobile oggetto di una compravendita, non sussiste responsabilità professionale nel caso di successiva rettifica della categoria stessa, non potendo ...
Sentenza d'appello nulla se l'avvocato scioperava
Diritto di sciopero garantito anche per gli avvocati. Tanto che il giudizio di appello delle sentenze pronunciate con rito abbreviato deve essere nuovamente celebrato se i giudici non hanno ignorato l'astensione del difensore dalle udienze. Lo afferma la Corte di cassazione con la sentenza n. 14775 della Prima sezione penale depositata ieri
Separazione, l'alta conflittualità tra coniugi non blocca l'affidamento condiviso
In un giudizio di separazione coniugale la determinazione dell'assegno non deve avvenire sulla base di una «operazione aritmetica fra le due contrapposto domande», residuando sempre una discrezionalità del giudice nella definizione del quantum. E il provvedimento di «affidamento condiviso» dei figli non può essere messo in crisi dalla conflittualità tra i coniugi e dal loro comportamento processuale, a meno che l'assegnazione congiunta rischi di provocare un danno allo sviluppo del minore. Lo ha ...
Secondo la Cassazione Cosentino non è un «politico bruciato» per il clan dei casalesi
È tutto da dimostrare, ad avviso della Cassazione che per i casalesi l'ex coordinatore della Campania del Pdl, Nicola Cosentino, sotto processo per concorso esterno, sia un "politico bruciato".
SEQUESTRO PREVENTIVO: è limitato ad un quinto per gli emolumenti retributivi corrisposti dallo Stato
In relazione agli emolumenti retributivi corrisposti dallo Stato e dagli altri enti indicati nellart.1 D.P.R. 5 gennaio 1950 n.180, il sequestro preventivo di entità monetarie costituenti il prezzo o il profitto di reati commessi in pregiudizio della pubblica amministrazione è consentito solo nei limiti di un quinto del relativo importo. È questo il principio enunciato dalla Corte di Cassazione, seconda sezione penale, con la sentenza n. 12541 pubblicata in data 17 marzo 2014. Nel caso di specie lindagata di reato di truffa allo Stato aveva proposto ricorso in Cassazione avverso lordinanza del giudice del riesame che a sua volta aveva rigettato il ricorso avverso il decreto di sequestro preventivo emesso sui beni mobili, immobili e disponibilità finanziarie dellindagata fino a concorrenza del debito. La Cassazione, chiamata a pronunciarsi sullordinanza, richiamando una sua precedente giurisprudenza, ha dichiarato legittimo il sequestro, ma solo nei limiti di un quinto, ribadendo che il sequestro preventivo, funzionale alla successiva confisca dei beni costituenti il prezzo o il profitto dei reati commessi in pregiudizio della pubblica amministrazione, deve essere consentito solo nei limiti del quinto del relativo importo. È questa una regola generale desumibile dallart. 1 D.P.R. n. 180 del 1950 che prevede il divieto di sequestro, pignoramento e cessione di stipendi, salari e pensioni delle pubbliche amministrazioni. Gli Ermellini hanno perciò annullato lordinanaza senza rinvio nei limiti dei quattro quinti dei valori sottratti allindagata dalla data del sequestro e dichiarato inammissibile il ricorso per il resto. ...
Separazione, nel giudizio sull'affidamento al minore non spetta un difensore
Il tema dell'affidamento dei minori nei procedimenti di separazione torna anche in un'altra decisione di oggi della Suprema corte. Questa volta la Cassazione, con la sentenza 7478/2014, chiarisce che non è necessaria la nomina di un difensore, né di curatore speciale, in rappresentanza del minore, in un giudizio in cui si decida con quale genitore debba vivere e secondo quale regime (affidamento condiviso o esclusivo), essendo questa ulteriore tutela necessaria unicamente per i provvedimenti modificativi ...
Licenziamento e tutela della riservatezza
In ragione di una recente sentenza della Suprema Corte (Cass. N 26143 del 21.11.2013) che ha ritenuto legittimo il licenziamento del lavoratore, nella fattispecie un medico, che al fine di reperire materiale probatorio per supportare una sua denuncia per mobbing, ha registrato le conversazioni di colleghi all'insaputa degli stessi, molto si sta dibattendo sul diritto alla riservatezza e sulle conseguenze della sua violazione.
Le nuove s.r.l. semplificate: quali i benefici della nuova disciplina?
Nell’arco di poco più di un anno, il Legislatore è riuscito ad introdurre, modificare ed, in parte, abrogare la disciplina concernente le c.d. nuove società a responsabilità limitata