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Diritto 24 Il SOle 24 Ore - Mar, 13/05/2014 - 10:05
I motori di ricerca devono rimuovere i link ai dati personali non più pertinenti dalle pagine dei risultati. Anche la semplice indicizzazione di articoli comparsi su altri media costituisce, infatti, un «trattamento» e come tale è soggetto al rispetto della privacy. Lo ha stabilito la Corte Ue, con la sentenza 13 maggio 2014, riconoscendo le ragioni di un cittadino spagnolo contro Google

VINCOLO DI DESTINAZIONE EX ART. 2645 TER C.C.: interpretazione restrittiva

Ex Parte Creditoris - Mar, 13/05/2014 - 09:13
Il vincolo di cui all’art. 2645 ter c.c., norma da interpretare restrittivamente per non svuotare di significato il principio della responsabilità patrimoniale del debitore ex art. 2740 c.c., non può essere unilateralmente autodestinato su di un bene già in proprietà con un negozio destinatorio puro, ma può unicamente collegarsi ad altra fattispecie negoziale tipica od atipica dotata di autonoma causa. In ogni caso, anche ipotizzando l’ammissibilità di un negozio destinatorio puro, gli interessi meritevoli di tutela che legittimano il vincolo devono essere esplicitati nell’atto di costituzione, devono essere valutati in modo stringente e devono essere prevalenti rispetto agli interessi sacrificati dei creditori del disponente estranei al vincolo. È quanto stabilito dal Tribunale di Reggio Emilia, Giudice estensore Dott. Gianluigi Morlini, con l’ordinanza emessa il 12/05/2014 nell’ambito di una opposizione all’esecuzione. Nel caso di specie, una banca faceva valere il titolo esecutivo dalla stessa vantato, promuovendo nei confronti di un debitore una esecuzione immobiliare.  Il bene oggetto di tale esecuzione, già di proprietà del debitore stesso, risultava sottoposto al vincolo di cui all’art.2645 ter c.c. e specificatamente al “soddisfacimento delle esigenze abitative ed in genere ai bisogni del nucleo familiare”. Ebbene sulla base di tale vincolo il debitore proponeva opposizione all’esecuzione dinnanzi al Tribunale di Reggio Emilia, formulando istanza di sospensione ex art. 624 c.p.c. Il Tribunale, chiamato a pronunciarsi sul caso de quo, ha argomentato che “ in assenza di pronunce della Suprema Corte sul punto, la maggioritaria tesi giurisprudenziale di merito ha ritenuto che l’art. 2645 ter c.c. non riconosce la possibilità dell’autodestinazione unilaterale di un bene già di proprietà della parte, tramite un negozio destinatorio puro. Diversamente opinando, infatti, verrebbe scardinato dalle fondamenta il sistema fondato sul principio, codificato dall’art. 2740 c.c., della responsabilità patrimoniale illimitata e del carattere eccezionale delle fattispecie limitative di tale responsabilità, atteso che, in forza di una semplice volontà unilaterale del debitore, una porzione o financo l’integralità del suo patrimonio, sarebbero sottratti alla garanzia dei propri creditori.” Una più ampia applicazione dell’art. 2645 ter c.c., continuano i Giudici, è limitata alle sole ipotesi di destinazione traslativa collegata ad altra fattispecie negoziale tipica od atipica dotata di autonoma causa. Sulla meritevolezza del negozio, infine, è pacifico come, per affermare la legittimità del vincolo di destinazione, non si sufficente la liceità dello scopo, occorrendo anche il quid pluris della comparazione degli interessi in gioco, ed in particolare dalla prevalenza dell’interesse realizzato rispetto all’interesse sacrificato dei creditori del disponente estranei al vincolo (cfr. App. Trieste, sent. n. 1002/2013).  Tale riscontro di meritevolezza deve essere particolarmente penetrante, proprio in ragione delle potenzialità lesive, nei confronti dei creditori, del vincolo unilateralmente apposto. La parte avrebbe dovuto, perciò, chiaramente indicare, le ragioni che l’avevano indotta ad optare per quella specifica tipologia di vincolo, evidenziandone i motivi.  Pertanto, interpretando restrittivamente la norma in parola, i Giudici hanno rigettato il reclamo, ritenendo che il debitore reclamante abbia autoimposto un vincolo di destinazione ad un bene già in sua proprietà, tramite un negozio destinatorio puro, ciò che, come detto, non può ritenersi possibile....

«Sospesi» i reati economici e fiscali

Diritto 24 Il SOle 24 Ore - Mar, 13/05/2014 - 08:11
Bollarlo come colpo di spugna sarebbe azzardato. Di certo è una via d'uscita che mette d'accordo i colpevoli e lo Stato, quella prevista dalla legge 67/2014, in vigore da sabato prossimo: per un nutrito elenco di reati (a fianco gli esempi più significativi per quanto riguarda la criminalità dei "colletti bianchi") scatterà la possibilità della messa alla prova

Parcella validata dall'ordine non vincolante nel giudizio di opposizione

Diritto 24 Il SOle 24 Ore - Lun, 12/05/2014 - 18:37
La parcella dell'avvocato corredata del parere dell'ordine è vincolante per il giudice in sede monitoria ma non anche nel giudizio di opposizione. Lo ha stabilito la Corte di cassazione, con la sentenza 10277/2014, rigettando il ricorso di un legale.

Domanda alternativa, il litisconsorzio si scioglie se l'appello è singolo

Diritto 24 Il SOle 24 Ore - Lun, 12/05/2014 - 18:36
In presenza di una sentenza di rigetto della domanda di risarcimento presentata in via alternativa verso due diversi convenuti, per uno stesso fatto dannoso, il litisconsorzio necessario cessa solo se il ricorrente, in appello, abbandonata la prospettazione alternativa, si rivolga ad una parte soltanto. Lo ha stabilito la Corte di cassazione, con la ordinanza 10243/2014, disponendo una nuova notifica dell'impugnazione all'azienda pretermessa in quanto la notifica non era mai andata in porto, a ...

MUTUI: valido l’ammortamento alla francese in quanto applica l’interesse semplice

Ex Parte Creditoris - Lun, 12/05/2014 - 17:09
In materia di contratto di mutuo, è legittimo il sistema di ammortamento c.d. alla francese, che garantisce il rispetto della regola dell’interesse semplice, non producendo interessi anatocistici. In caso di inadempimento, è lecito l’effetto anatocistico prodotto dal meccanismo per il quale gli interessi di mora vengono computati sulle rate impagate – comprensive di capitale ed interessi – in quanto espressamente consentito dall’art.3 della Delibera Cicr 9.2.2000. Questi i principi di diritto enucleabili dall’interessante sentenza del Tribunale di Milano, in persona della dott.ssa Laura Cosentini, in materia di contratti di mutuo e metodologia di sviluppo del c.d. “ammortamento alla francese”. La pronuncia – la n.5733 del 5 maggio 2014 – è stata resa nell’ambito di un giudizio di opposizione a decreto ingiuntivo, promosso sul presupposto che il contratto di mutuo alla base dell’ingiunzione prevedesse un ammortamento “ad interesse composto”, dunque in violazione del divieto di anatocismo, asseritamente violato anche dalla modalità di calcolo degli interessi di mora, computati sull’intera rata (comprensiva di capitale ed interessi corrispettivi). Analizzando il quadro normativo, il Giudice milanese fornisce, in parte motiva, una chiara spiegazione, non solo del perché il piano di ammortamento alla francese sia pienamente lecito, ma soprattutto del perché sia altrettanto lecito il c.d. “effetto anatocistico” che si verifica a seguito dell’inadempimento del mutuatario. Preliminarmente, il Tribunale si sofferma sul dato – accertato dal CTU – della corretta metodologia di calcolo del TAEG e TEG effettuata dalla banca e riportata nel contratto di mutuo, per poi entrare nel merito della questione relativa alla legittimità del piano di ammortamento previsto. Ebbene, premesso che, nella composizione di un piano di ammortamento – da rendere preventivamente noto al mutuatario – deve essere fissata a priori una regola (definita “condizione di chiusura”) che sancisca come si determini una delle tre grandezze (rata, quota capitale, quota interessi), di modo che, individuata una grandezza, se ne possano calcolare le restanti due, la dott.ssa Cosentini spiega – fatti brevi cenni alla definizione di “piano di ammortamento alla francese” (ovvero “a rata costante”) – che in tal caso la “condizione di chiusura” viene definita anche “CONDIZIONE INIZIALE” e – come chiarito dal CTU - la formula matematica “utilizza la legge di sconto composto”. Una tale metodologia di calcolo, che pure terminologicamente rimanda al fenomeno anatocistico(*), viene utilizzata tuttavia unicamente al fine di individuare la quota capitale da restituire in ciascuna delle rate prestabilite (criterio che in alcun modo si pone in danno del mutuatario, essendo assicurato – e agevolmente verificabile - che la somma di tali quote sia pari all’importo mutuato), mentre non va ad incidere sul separato conteggio degli interessi, che nel piano di ammortamento alla francese risponde alle regole dell’interesse semplice.  Regola dell’interesse semplice che, nel caso di specie, è risultata pienamente rispettata, senza alcuna capitalizzazione degli interessi nella definizione degli elementi del piano di ammortamento. Verificata, dunque, la piena liceità in sé del piano di ammortamento – nel fisiologico svolgersi del rapporto – il Giudice si sofferma sulla questione relativa all’inadempimento, ed al conseguente verificarsi dell’applicazione degli interessi di mora sulle rate impagate. Netta la posizione del Tribunale sul punto: “è il dettato normativo che consente l’anatocismo, prevedendosi, all’art.3 della Delibera Cicr 9.2.2000 (quale vigente all’epoca della stipulazione del rapporto di finanziamento in oggetto), che “nelle operazioni di finanziamento per le quali è previsto che il rimborso avvenga mediante pagamento di rate con scadenze temporali predefinite, in caso di inadempimento del debitore l’importo complessivamente dovuto alla scadenza di ciascuna rata può, se contrattualmente previsto, produrre interessi a decorrere dalla data di scadenza e sino al momento del pagamento”. Il previsto conteggio dell’interesse di mora sull’intero importo delle rate impagate comporterà quindi che tale interesse venga a maturare anche sulla parte di interessi in esse compresa, il che certamente dà luogo a un effetto anatocistico (prodursi di interessi sugli interessi), ma ciò è consentito per legge e si produce limitatamente alle rate impagate”. Verificato, dunque, che nella fattispecie in esame, il contratto espressamente prevedeva l’applicazione dell’interesse di mora “sull’importo complessivamente dovuto alla scadenza di ciascuna rata”, il Giudice ha così disatteso ogni doglianza di parte attrice, circa le contestazioni di indebito anatocismo. La pronuncia in esame fa chiarezza sul fenomeno dell’anatocismo, smentendo quelle interpretazioni strumentali – e non specialistiche – che tendono a sottolineare l’illegittimità “tout court” di qualunque fattispecie di produzione di “interessi su interessi”, senza operare oculate distinzioni “caso per caso”.  È discutibile, in ogni caso, se possa parlarsi effettivamente di interesse composto (alias anatocistico), in quanto, in caso di inadempimento del mutuatario, dovrà tenersi conto del dettato dell’art.1224 cc che, nel disciplinare l’inadempimento delle obbligazioni pecuniarie, si interpreta nel senso che - al momento della scadenza - capitale ed interessi perdono la loro identità per diventare un’unica obbligazione, sulla quale poi vanno applicati gli interessi moratori, senza che possa parlarsi di alcuna forma di capitalizzazione.  Tale unicità dell'obbligazione è confermata da due dati: 1. le regole dell'imputazione non lasciano spazio al debitore inadempiente di scegliere quale "quota" del debito estinguere all'atto del pagamento; 2. gli interessi moratori si applicano all'intero debito inadempiuto, senza dare rilievo a capitale ed interessi. Sul punto, si segnala per approfondimenti la pronuncia dell’Arbitro Bancario Finanziario – Collegio di Napoli, n.125/14 ), che peraltro richiama, a supporto di tale argomentazione, la sentenza n. 4451 dell'8 luglio 1986 della Corte di Cassazione. Tornando alla pronuncia in esame, questa conferma l’infondatezza della tesi - spesso assai pubblicizzata – dell’illiceità del meccanismo di ammortamento “alla francese” in sé considerato, smentita, peraltro, dall’evidenza normativa e dalla giurisprudenza più recente, di cui ci si è già occupati su questa rivista, come può rilevarsi dagli articoli che si segnalano di seguito. USURA BANCARIA: IL CLIENTE DEVE FORMULARE SPECIFICHE CONTESTAZIONI È ONERE DELLA PARTE ALLEGARE I MODI, I TEMPI E LA MISURA DEL SUPERAMENTO DEL TASSO SOGLIA Sentenza | Tribunale di Ferrara, dott.ssa Anna Ghedini | 05-12-2013 | n.1223 | Autore: Dott. Walter Giacomo Caturano MUTUI BANCARI: È LEGITTIMO IL PIANO DI AMMORTAMENTO ALLA FRANCESE IL METODO NON IMPLICA ALCUNA CAPITALIZZAZIONE DEGLI INTERESSI, POICHÉ GLI STESSI VENGONO CALCOLATI UNICAMENTE SULLA QUOTA CAPITALE VIA VIA DECRESCENTE E PER IL PERIODO CORRISPONDENTE A QUELLO DI CIASCUNA RATA Sentenza | Tribunale di Benevento, Giudice Unico dott.ssa Antonietta Genovese | 19-11-2012 | n.1936 (*)L'interesse viene detto semplice quando è proporzionale al capitale e al tempo. Ovvero gli interessi, maturati da un dato capitale nel periodo di tempo considerato, non vengono aggiunti al capitale che li ha prodotti (capitalizzazione) e, quindi, non maturano a loro volta interessi. L'interesse viene detto composto quando, invece di essere pagato o riscosso, è aggiunto al capitale iniziale che lo ha prodotto. Questo comporta che alla maturazione degli interessi il montante verrà riutilizzato come capitale iniziale per il periodo successivo, ovvero anche l'interesse produce interesse....

Morte sul lavoro, convivente da risarcire

Diritto 24 Il SOle 24 Ore - Lun, 12/05/2014 - 16:38
In caso di morte sul lavoro, dovuta alla responsabilità del datore, i danni morali e patrimoniali possono essere riconosciuti anche al convivente della vittima del reato. Lo ha stabilito la Corte di cassazione, con la sentenza 19487/2014, respingendo il ricorso contro la condanna per cooperazione in omicidio colposo comminata al direttore tecnico (e responsabile di cantiere) e al rappresentante legale di due diverse imprese, legate tra loro da un rapporto di subappalto, per la morte di un operaio, ...

Anai, contrari a unire giustizia ordinaria e amministrativa

Diritto 24 Il SOle 24 Ore - Lun, 12/05/2014 - 16:36
No all'ipotesi di unificare la giustizia ordinaria e quella amministrativa, anche perché quest'ultima "rappresenta un argine alla corruzione dilagante" ed è "un incentivo per le Amministrazioni a tenere un comportamento rigoroso". La presa di posizione è dell'Associazione Nazionale Avvocati Italiani.

Richiesta del certificato penale del casellario giudiziale da parte del datore di lavoro: nuovi obblighi di legge e vecchie problematiche applicative

Diritto 24 Il SOle 24 Ore - Lun, 12/05/2014 - 16:14
E' entrato da pochi giorni in vigore il D.Lgs. 4 marzo 2014, n. 39, con il quale lo Stato italiano ha inteso dare attuazione alla Direttiva europea 2011/93/EU, in materia di lotta all'abuso e allo sfruttamento dei minori. Il menzionato decreto legislativo, in particolare, inserisce un nuovo articolo, il 25-bis, al D.P.R. 14 novembre 2002, n. 313 (il testo che regolamenta il casellario giudiziale e l'anagrafe delle sanzioni amministrative dipendenti da reato), introducendo uno specifico obbligo ...

Processo telematico, Rimini meglio attrezzata

Diritto 24 Il SOle 24 Ore - Lun, 12/05/2014 - 15:46
La promessa era quella di garantire una giustizia più veloce, trasferendo sul digitale una lunga serie di pratiche finora affidate alla carta. Ma a poco più di un mese dalla sua entrata in vigore, prevista per il 30 giugno, il processo civile telematico sembra ancora in alto mare anche in Emilia-Romagna. A rivelarlo è un report diffuso dall'Associazione italiana dei giovani avvocati (Aiga) nel corso de #lanuovagiustizi@, prima conferenza nazionale sull'ordinamento giudiziario che si è tenuta nei ...

Azione di riduzione delle disposizioni lesive della quota di legittima

Diritto 24 Il SOle 24 Ore - Lun, 12/05/2014 - 15:10
Il giudicato che si forma sulla pronuncia di riduzione di disposizioni testamentarie non si estende nei confronti del legatario, il cui acquisto prescinde dall'accettazione e non dipende dalla situazione giuridica definita in quel processo. Corte di Cassazione, Sezione 2 civile, Sentenza 5 novembre 2013, n. 24751

Ritessere emozioni costruttive con la mediazione familiare

Diritto 24 Il SOle 24 Ore - Lun, 12/05/2014 - 14:57
L'impostazione originaria della mediazione familiare vorrebbe il mediatore strettamente vincolato ad accompagnare la coppia in crisi negli articolati passaggi della separazione o del divorzio, nutrito dell'illusione che la condizione delle parti che giungono nel suo studio sia scevra da qualsivoglia perplessità rispetto alla necessità di terminare definitivamente la loro relazione.

LA PERIZIA, CARDINE DEL PIGNORAMENTO

Ex Parte Creditoris - Lun, 12/05/2014 - 14:17
 DA CHI E’ REDATTA LA PERIZIA SULL’IMMOBILE? La perizia è redatta dal consulente tecnico d’ufficio, professionista esperto in materia, che svolge la funzione di ausiliario del Giudice dell’Esecuzione nell’ambito di rigide e precise competenze, definite dal legislatore negli artt. 13 e seguenti delle disposizioni di attuazione del codice di procedura civile. I consulenti tecnici d’ufficio sono iscritti - dopo una procedura di accertamento dell'esperienza - all'interno di specifici albi, divisi per qualifica professionale, tenuti dai Tribunali. Il compito del consulente è quello di rispondere in maniera puntuale e precisa ai quesiti che il Giudice formula nell'udienza di conferimento dell'incarico e di relazionarne i risultati nell'elaborato peritale, garantendo – nello svolgimento dell’incarico - la propria imparzialità nei confronti delle parti. QUALI INFORMAZIONI POSSO ACQUISIRE DALLA PERIZIA? I compiti dell’esperto e il contenuto della sua relazione sono indicati dettagliatamente dal legislatore nell’art. 173 bis delle disposizioni di attuazione del codice di procedura civile. Dalla perizia, pertanto, colui che è interessato all’acquisto dell’immobile pignorato può acquisire le seguenti informazioni: 1). l’effettiva titolarità del diritto espropriato in capo all’esecutato, in quanto l’esperto deve verificare la completezza della documentazione ipocatastale depositata dal creditore procedente, che attesta nel ventennio anteriore alla trascrizione del pignoramento le risultanze delle visure catastali ed immobiliari; 2). la corretta identificazione catastale dell’immobile tra l’atto di pignoramento, la nota di trascrizione, la certificazione ipocatastale ed il bene pignorato; 3). l’esistenza di formalità, vincoli e oneri, tra cui le ipoteche iscritte e le domande giudiziali trascritte, che andranno cancellate con il decreto di trasferimento, nonché gli oneri condominiali insoluti, le convenzioni che limitano l’alienabilità dell’immobile o regolano le condizioni dell’alienazione, i vincoli di natura storico artistica o diretti alla conservazione del territorio; 4). lo stato di occupazione  e precisamente se occupato da terzi con titolo opponibile alla procedura e quindi all’aggiudicatario; 5). la regolarità edilizia  o, in caso di mancanza del titolo a costruire, la sanabilità degli abusi attraverso il deposito della domanda di sanatoria entro cento venti giorni dalla notifica del decreto di trasferimento o la non sanabilità che necessiterà la riduzione in ripristino dello stato dei luoghi; 6). il reale valore. È evidente, pertanto, che l’ampiezza dei compiti attribuiti all’esperto che spaziano dalla verifica della regolarità urbanistica a quella amministrativa fino allo stato di occupazione dell’immobile pignorato consente di equiparare la vendita esecutiva alla vendita tra privati, dando ai soggetti interessati informazioni di qualità non inferiore a quelle che si potrebbero ottenere con la vendita notarile....

Giudici di pace, negative le riforme di Orlando

Diritto 24 Il SOle 24 Ore - Lun, 12/05/2014 - 13:02
''Denunciando il 'reiterato tentativo di mantenere una condizione dei giudici di pace anomala e incostituzionale, non coerente con la funzione giudiziaria espletata', in un'assemblea nazionale che si è tenuta sabato a Roma, i giudici di pace convocati dall'Unione nazionale giudici di pace hanno approvato un documento unitario che ribadisce il giudizio negativo nei confronti delle linee della riforma della giustizia annunciate dal Guardasigilli Andrea Orlando, al Senato, nella parte riguardante ...

In "Gazzetta" gli incentivi per le auto

Diritto 24 Il SOle 24 Ore - Lun, 12/05/2014 - 13:00
È stato pubblicato sulla "Gazzetta Ufficiale" del 10 maggio 2014 n. 107 il decreto 3 aprile 2014 del ministero dello Sviluppo economico "Ripartizione delle risorse, per l'anno 2014, relativo agli incentivi per l'acquisto di veicoli a basse emissioni complessive di cui agli artt. 17-bis e successivi del decreto-legge 22 giugno 2012, n. 83, convertito con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012, n. 134.

Risarcibilità dei danni subiti dal terzo trasportato

Diritto 24 Il SOle 24 Ore - Lun, 12/05/2014 - 12:58
In tema di sinistri stradali, in merito all'azione risarcitoria promossa dal terzo trasportato, nell'ambito di un sinistro che abbia interessato un solo veicolo, ai sensi dell'art. 141 CdA, deve escludersi l'invocabilità della procedura del c.d. risarcimento diretto, introdotta dall'art. 149, comma 6° CdA, il quale, nel contemplare il sistema delle azioni dirette a favore del danneggiato, pur facultando quest'ultimo a chiedere il ristoro dei danni direttamente alla compagnia assicuratrice del veicolo ...

I confini della bilateralità negli organismi paritetici per la salute e la sicurezza

Diritto 24 Il SOle 24 Ore - Lun, 12/05/2014 - 12:41
Gli Organismi Paritetici e gli Enti Bilaterali rappresentano un tipico esempio della sintesi degli interessi diversi – e tipicamente contrastanti nel modello italiano di relazioni sindacali, caratterizzato da una forma di partecipazione debole delle OO. SS. nella gestione dell'impresa – provenienti dalle parti sociali. In tale conflitto si pongono quali enti terzi rispetto agli attori trattanti, in grado di coadiuvare imprese e lavoratori nell'individuazione ottimale di soluzioni inerenti, tra ...

Quando il trust liquidatorio cede al fallimento

Diritto 24 Il SOle 24 Ore - Lun, 12/05/2014 - 12:29
Il trust liquidatorio in presenza di uno stato presistente di insolvenza non è riconoscibile nell'ordinamento italiano. Lo ha stabilito la Corte di cassazione, con l'importante sentenza 10105/2014, confermando la decisione della Corte d'appello che aveva ravvisato «il concreto pericolo che il trust fosse stato utilizzato al solo fine di eludere la disciplina imperativa concorsuale». Da qui la dichiarazione per cui al negozio «non può essere riconosciuto l'effetto di segregazione desiderato».

Sì all'indennità per il sordomuto senza permesso CE

Diritto 24 Il SOle 24 Ore - Lun, 12/05/2014 - 10:23
Riconosciuto il diritto alle provvidenze di assistenza sociale a un minore extracomunitario affetto da sordomutismo. L'Inps condannata a pagare anche i ratei pregressi. Lo ha deciso il Tribunale di Perugia con la sentenza del 4 aprile 2014

Carceri: Orlando, dato risposte a tutti appunti Strasburgo

Diritto 24 Il SOle 24 Ore - Lun, 12/05/2014 - 09:54
I provvedimenti legislativi adottati in materia di carceri "hanno ridotto la tensione nei numeri". Così il ministro della Giustizia, Andrea Orlando, ospite oggi al Salone del Libro di Torino. "Abbiamo lavorato su tutti gli appunti che ci sono stati mossi da Strasburgo - dice e speriamo e crediamo che ci siano le condizioni perché si apprezzi il lavoro che è stato fatto".

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