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VINCOLO DI DESTINAZIONE EX ART. 2645 TER C.C.: interpretazione restrittiva
Il vincolo di cui allart. 2645 ter c.c., norma da interpretare restrittivamente per non svuotare di significato il principio della responsabilità patrimoniale del debitore ex art. 2740 c.c., non può essere unilateralmente autodestinato su di un bene già in proprietà con un negozio destinatorio puro, ma può unicamente collegarsi ad altra fattispecie negoziale tipica od atipica dotata di autonoma causa. In ogni caso, anche ipotizzando lammissibilità di un negozio destinatorio puro, gli interessi meritevoli di tutela che legittimano il vincolo devono essere esplicitati nellatto di costituzione, devono essere valutati in modo stringente e devono essere prevalenti rispetto agli interessi sacrificati dei creditori del disponente estranei al vincolo. È quanto stabilito dal Tribunale di Reggio Emilia, Giudice estensore Dott. Gianluigi Morlini, con lordinanza emessa il 12/05/2014 nellambito di una opposizione allesecuzione. Nel caso di specie, una banca faceva valere il titolo esecutivo dalla stessa vantato, promuovendo nei confronti di un debitore una esecuzione immobiliare. Il bene oggetto di tale esecuzione, già di proprietà del debitore stesso, risultava sottoposto al vincolo di cui allart.2645 ter c.c. e specificatamente al soddisfacimento delle esigenze abitative ed in genere ai bisogni del nucleo familiare. Ebbene sulla base di tale vincolo il debitore proponeva opposizione allesecuzione dinnanzi al Tribunale di Reggio Emilia, formulando istanza di sospensione ex art. 624 c.p.c. Il Tribunale, chiamato a pronunciarsi sul caso de quo, ha argomentato che in assenza di pronunce della Suprema Corte sul punto, la maggioritaria tesi giurisprudenziale di merito ha ritenuto che lart. 2645 ter c.c. non riconosce la possibilità dellautodestinazione unilaterale di un bene già di proprietà della parte, tramite un negozio destinatorio puro. Diversamente opinando, infatti, verrebbe scardinato dalle fondamenta il sistema fondato sul principio, codificato dallart. 2740 c.c., della responsabilità patrimoniale illimitata e del carattere eccezionale delle fattispecie limitative di tale responsabilità, atteso che, in forza di una semplice volontà unilaterale del debitore, una porzione o financo lintegralità del suo patrimonio, sarebbero sottratti alla garanzia dei propri creditori. Una più ampia applicazione dellart. 2645 ter c.c., continuano i Giudici, è limitata alle sole ipotesi di destinazione traslativa collegata ad altra fattispecie negoziale tipica od atipica dotata di autonoma causa. Sulla meritevolezza del negozio, infine, è pacifico come, per affermare la legittimità del vincolo di destinazione, non si sufficente la liceità dello scopo, occorrendo anche il quid pluris della comparazione degli interessi in gioco, ed in particolare dalla prevalenza dellinteresse realizzato rispetto allinteresse sacrificato dei creditori del disponente estranei al vincolo (cfr. App. Trieste, sent. n. 1002/2013). Tale riscontro di meritevolezza deve essere particolarmente penetrante, proprio in ragione delle potenzialità lesive, nei confronti dei creditori, del vincolo unilateralmente apposto. La parte avrebbe dovuto, perciò, chiaramente indicare, le ragioni che lavevano indotta ad optare per quella specifica tipologia di vincolo, evidenziandone i motivi. Pertanto, interpretando restrittivamente la norma in parola, i Giudici hanno rigettato il reclamo, ritenendo che il debitore reclamante abbia autoimposto un vincolo di destinazione ad un bene già in sua proprietà, tramite un negozio destinatorio puro, ciò che, come detto, non può ritenersi possibile....
«Sospesi» i reati economici e fiscali
Bollarlo come colpo di spugna sarebbe azzardato. Di certo è una via d'uscita che mette d'accordo i colpevoli e lo Stato, quella prevista dalla legge 67/2014, in vigore da sabato prossimo: per un nutrito elenco di reati (a fianco gli esempi più significativi per quanto riguarda la criminalità dei "colletti bianchi") scatterà la possibilità della messa alla prova
Parcella validata dall'ordine non vincolante nel giudizio di opposizione
La parcella dell'avvocato corredata del parere dell'ordine è vincolante per il giudice in sede monitoria ma non anche nel giudizio di opposizione. Lo ha stabilito la Corte di cassazione, con la sentenza 10277/2014, rigettando il ricorso di un legale.
Domanda alternativa, il litisconsorzio si scioglie se l'appello è singolo
In presenza di una sentenza di rigetto della domanda di risarcimento presentata in via alternativa verso due diversi convenuti, per uno stesso fatto dannoso, il litisconsorzio necessario cessa solo se il ricorrente, in appello, abbandonata la prospettazione alternativa, si rivolga ad una parte soltanto. Lo ha stabilito la Corte di cassazione, con la ordinanza 10243/2014, disponendo una nuova notifica dell'impugnazione all'azienda pretermessa in quanto la notifica non era mai andata in porto, a ...
MUTUI: valido lammortamento alla francese in quanto applica linteresse semplice
In materia di contratto di mutuo, è legittimo il sistema di ammortamento c.d. alla francese, che garantisce il rispetto della regola dellinteresse semplice, non producendo interessi anatocistici. In caso di inadempimento, è lecito leffetto anatocistico prodotto dal meccanismo per il quale gli interessi di mora vengono computati sulle rate impagate comprensive di capitale ed interessi in quanto espressamente consentito dallart.3 della Delibera Cicr 9.2.2000. Questi i principi di diritto enucleabili dallinteressante sentenza del Tribunale di Milano, in persona della dott.ssa Laura Cosentini, in materia di contratti di mutuo e metodologia di sviluppo del c.d. ammortamento alla francese. La pronuncia la n.5733 del 5 maggio 2014 è stata resa nellambito di un giudizio di opposizione a decreto ingiuntivo, promosso sul presupposto che il contratto di mutuo alla base dellingiunzione prevedesse un ammortamento ad interesse composto, dunque in violazione del divieto di anatocismo, asseritamente violato anche dalla modalità di calcolo degli interessi di mora, computati sullintera rata (comprensiva di capitale ed interessi corrispettivi). Analizzando il quadro normativo, il Giudice milanese fornisce, in parte motiva, una chiara spiegazione, non solo del perché il piano di ammortamento alla francese sia pienamente lecito, ma soprattutto del perché sia altrettanto lecito il c.d. effetto anatocistico che si verifica a seguito dellinadempimento del mutuatario. Preliminarmente, il Tribunale si sofferma sul dato accertato dal CTU della corretta metodologia di calcolo del TAEG e TEG effettuata dalla banca e riportata nel contratto di mutuo, per poi entrare nel merito della questione relativa alla legittimità del piano di ammortamento previsto. Ebbene, premesso che, nella composizione di un piano di ammortamento da rendere preventivamente noto al mutuatario deve essere fissata a priori una regola (definita condizione di chiusura) che sancisca come si determini una delle tre grandezze (rata, quota capitale, quota interessi), di modo che, individuata una grandezza, se ne possano calcolare le restanti due, la dott.ssa Cosentini spiega fatti brevi cenni alla definizione di piano di ammortamento alla francese (ovvero a rata costante) che in tal caso la condizione di chiusura viene definita anche CONDIZIONE INIZIALE e come chiarito dal CTU - la formula matematica utilizza la legge di sconto composto. Una tale metodologia di calcolo, che pure terminologicamente rimanda al fenomeno anatocistico(*), viene utilizzata tuttavia unicamente al fine di individuare la quota capitale da restituire in ciascuna delle rate prestabilite (criterio che in alcun modo si pone in danno del mutuatario, essendo assicurato e agevolmente verificabile - che la somma di tali quote sia pari allimporto mutuato), mentre non va ad incidere sul separato conteggio degli interessi, che nel piano di ammortamento alla francese risponde alle regole dellinteresse semplice. Regola dellinteresse semplice che, nel caso di specie, è risultata pienamente rispettata, senza alcuna capitalizzazione degli interessi nella definizione degli elementi del piano di ammortamento. Verificata, dunque, la piena liceità in sé del piano di ammortamento nel fisiologico svolgersi del rapporto il Giudice si sofferma sulla questione relativa allinadempimento, ed al conseguente verificarsi dellapplicazione degli interessi di mora sulle rate impagate. Netta la posizione del Tribunale sul punto: è il dettato normativo che consente lanatocismo, prevedendosi, allart.3 della Delibera Cicr 9.2.2000 (quale vigente allepoca della stipulazione del rapporto di finanziamento in oggetto), che nelle operazioni di finanziamento per le quali è previsto che il rimborso avvenga mediante pagamento di rate con scadenze temporali predefinite, in caso di inadempimento del debitore limporto complessivamente dovuto alla scadenza di ciascuna rata può, se contrattualmente previsto, produrre interessi a decorrere dalla data di scadenza e sino al momento del pagamento. Il previsto conteggio dellinteresse di mora sullintero importo delle rate impagate comporterà quindi che tale interesse venga a maturare anche sulla parte di interessi in esse compresa, il che certamente dà luogo a un effetto anatocistico (prodursi di interessi sugli interessi), ma ciò è consentito per legge e si produce limitatamente alle rate impagate. Verificato, dunque, che nella fattispecie in esame, il contratto espressamente prevedeva lapplicazione dellinteresse di mora sullimporto complessivamente dovuto alla scadenza di ciascuna rata, il Giudice ha così disatteso ogni doglianza di parte attrice, circa le contestazioni di indebito anatocismo. La pronuncia in esame fa chiarezza sul fenomeno dellanatocismo, smentendo quelle interpretazioni strumentali e non specialistiche che tendono a sottolineare lillegittimità tout court di qualunque fattispecie di produzione di interessi su interessi, senza operare oculate distinzioni caso per caso. È discutibile, in ogni caso, se possa parlarsi effettivamente di interesse composto (alias anatocistico), in quanto, in caso di inadempimento del mutuatario, dovrà tenersi conto del dettato dellart.1224 cc che, nel disciplinare linadempimento delle obbligazioni pecuniarie, si interpreta nel senso che - al momento della scadenza - capitale ed interessi perdono la loro identità per diventare ununica obbligazione, sulla quale poi vanno applicati gli interessi moratori, senza che possa parlarsi di alcuna forma di capitalizzazione. Tale unicità dell'obbligazione è confermata da due dati: 1. le regole dell'imputazione non lasciano spazio al debitore inadempiente di scegliere quale "quota" del debito estinguere all'atto del pagamento; 2. gli interessi moratori si applicano all'intero debito inadempiuto, senza dare rilievo a capitale ed interessi. Sul punto, si segnala per approfondimenti la pronuncia dellArbitro Bancario Finanziario Collegio di Napoli, n.125/14 ), che peraltro richiama, a supporto di tale argomentazione, la sentenza n. 4451 dell'8 luglio 1986 della Corte di Cassazione. Tornando alla pronuncia in esame, questa conferma linfondatezza della tesi - spesso assai pubblicizzata dellilliceità del meccanismo di ammortamento alla francese in sé considerato, smentita, peraltro, dallevidenza normativa e dalla giurisprudenza più recente, di cui ci si è già occupati su questa rivista, come può rilevarsi dagli articoli che si segnalano di seguito. USURA BANCARIA: IL CLIENTE DEVE FORMULARE SPECIFICHE CONTESTAZIONI È ONERE DELLA PARTE ALLEGARE I MODI, I TEMPI E LA MISURA DEL SUPERAMENTO DEL TASSO SOGLIA Sentenza | Tribunale di Ferrara, dott.ssa Anna Ghedini | 05-12-2013 | n.1223 | Autore: Dott. Walter Giacomo Caturano MUTUI BANCARI: È LEGITTIMO IL PIANO DI AMMORTAMENTO ALLA FRANCESE IL METODO NON IMPLICA ALCUNA CAPITALIZZAZIONE DEGLI INTERESSI, POICHÉ GLI STESSI VENGONO CALCOLATI UNICAMENTE SULLA QUOTA CAPITALE VIA VIA DECRESCENTE E PER IL PERIODO CORRISPONDENTE A QUELLO DI CIASCUNA RATA Sentenza | Tribunale di Benevento, Giudice Unico dott.ssa Antonietta Genovese | 19-11-2012 | n.1936 (*)L'interesse viene detto semplice quando è proporzionale al capitale e al tempo. Ovvero gli interessi, maturati da un dato capitale nel periodo di tempo considerato, non vengono aggiunti al capitale che li ha prodotti (capitalizzazione) e, quindi, non maturano a loro volta interessi. L'interesse viene detto composto quando, invece di essere pagato o riscosso, è aggiunto al capitale iniziale che lo ha prodotto. Questo comporta che alla maturazione degli interessi il montante verrà riutilizzato come capitale iniziale per il periodo successivo, ovvero anche l'interesse produce interesse....
Morte sul lavoro, convivente da risarcire
In caso di morte sul lavoro, dovuta alla responsabilità del datore, i danni morali e patrimoniali possono essere riconosciuti anche al convivente della vittima del reato. Lo ha stabilito la Corte di cassazione, con la sentenza 19487/2014, respingendo il ricorso contro la condanna per cooperazione in omicidio colposo comminata al direttore tecnico (e responsabile di cantiere) e al rappresentante legale di due diverse imprese, legate tra loro da un rapporto di subappalto, per la morte di un operaio, ...
Anai, contrari a unire giustizia ordinaria e amministrativa
No all'ipotesi di unificare la giustizia ordinaria e quella amministrativa, anche perché quest'ultima "rappresenta un argine alla corruzione dilagante" ed è "un incentivo per le Amministrazioni a tenere un comportamento rigoroso". La presa di posizione è dell'Associazione Nazionale Avvocati Italiani.
Richiesta del certificato penale del casellario giudiziale da parte del datore di lavoro: nuovi obblighi di legge e vecchie problematiche applicative
E' entrato da pochi giorni in vigore il D.Lgs. 4 marzo 2014, n. 39, con il quale lo Stato italiano ha inteso dare attuazione alla Direttiva europea 2011/93/EU, in materia di lotta all'abuso e allo sfruttamento dei minori. Il menzionato decreto legislativo, in particolare, inserisce un nuovo articolo, il 25-bis, al D.P.R. 14 novembre 2002, n. 313 (il testo che regolamenta il casellario giudiziale e l'anagrafe delle sanzioni amministrative dipendenti da reato), introducendo uno specifico obbligo ...
Processo telematico, Rimini meglio attrezzata
La promessa era quella di garantire una giustizia più veloce, trasferendo sul digitale una lunga serie di pratiche finora affidate alla carta. Ma a poco più di un mese dalla sua entrata in vigore, prevista per il 30 giugno, il processo civile telematico sembra ancora in alto mare anche in Emilia-Romagna. A rivelarlo è un report diffuso dall'Associazione italiana dei giovani avvocati (Aiga) nel corso de #lanuovagiustizi@, prima conferenza nazionale sull'ordinamento giudiziario che si è tenuta nei ...
Azione di riduzione delle disposizioni lesive della quota di legittima
Il giudicato che si forma sulla pronuncia di riduzione di disposizioni testamentarie non si estende nei confronti del legatario, il cui acquisto prescinde dall'accettazione e non dipende dalla situazione giuridica definita in quel processo.
Corte di Cassazione, Sezione 2 civile, Sentenza 5 novembre 2013, n. 24751
Ritessere emozioni costruttive con la mediazione familiare
L'impostazione originaria della mediazione familiare vorrebbe il mediatore strettamente vincolato ad accompagnare la coppia in crisi negli articolati passaggi della separazione o del divorzio, nutrito dell'illusione che la condizione delle parti che giungono nel suo studio sia scevra da qualsivoglia perplessità rispetto alla necessità di terminare definitivamente la loro relazione.
LA PERIZIA, CARDINE DEL PIGNORAMENTO
DA CHI E REDATTA LA PERIZIA SULLIMMOBILE? La perizia è redatta dal consulente tecnico dufficio, professionista esperto in materia, che svolge la funzione di ausiliario del Giudice dellEsecuzione nellambito di rigide e precise competenze, definite dal legislatore negli artt. 13 e seguenti delle disposizioni di attuazione del codice di procedura civile. I consulenti tecnici dufficio sono iscritti - dopo una procedura di accertamento dell'esperienza - all'interno di specifici albi, divisi per qualifica professionale, tenuti dai Tribunali. Il compito del consulente è quello di rispondere in maniera puntuale e precisa ai quesiti che il Giudice formula nell'udienza di conferimento dell'incarico e di relazionarne i risultati nell'elaborato peritale, garantendo nello svolgimento dellincarico - la propria imparzialità nei confronti delle parti. QUALI INFORMAZIONI POSSO ACQUISIRE DALLA PERIZIA? I compiti dellesperto e il contenuto della sua relazione sono indicati dettagliatamente dal legislatore nellart. 173 bis delle disposizioni di attuazione del codice di procedura civile. Dalla perizia, pertanto, colui che è interessato allacquisto dellimmobile pignorato può acquisire le seguenti informazioni: 1). leffettiva titolarità del diritto espropriato in capo allesecutato, in quanto lesperto deve verificare la completezza della documentazione ipocatastale depositata dal creditore procedente, che attesta nel ventennio anteriore alla trascrizione del pignoramento le risultanze delle visure catastali ed immobiliari; 2). la corretta identificazione catastale dellimmobile tra latto di pignoramento, la nota di trascrizione, la certificazione ipocatastale ed il bene pignorato; 3). lesistenza di formalità, vincoli e oneri, tra cui le ipoteche iscritte e le domande giudiziali trascritte, che andranno cancellate con il decreto di trasferimento, nonché gli oneri condominiali insoluti, le convenzioni che limitano lalienabilità dellimmobile o regolano le condizioni dellalienazione, i vincoli di natura storico artistica o diretti alla conservazione del territorio; 4). lo stato di occupazione e precisamente se occupato da terzi con titolo opponibile alla procedura e quindi allaggiudicatario; 5). la regolarità edilizia o, in caso di mancanza del titolo a costruire, la sanabilità degli abusi attraverso il deposito della domanda di sanatoria entro cento venti giorni dalla notifica del decreto di trasferimento o la non sanabilità che necessiterà la riduzione in ripristino dello stato dei luoghi; 6). il reale valore. È evidente, pertanto, che lampiezza dei compiti attribuiti allesperto che spaziano dalla verifica della regolarità urbanistica a quella amministrativa fino allo stato di occupazione dellimmobile pignorato consente di equiparare la vendita esecutiva alla vendita tra privati, dando ai soggetti interessati informazioni di qualità non inferiore a quelle che si potrebbero ottenere con la vendita notarile....
Giudici di pace, negative le riforme di Orlando
''Denunciando il 'reiterato tentativo di mantenere una condizione dei giudici di pace anomala e incostituzionale, non coerente con la funzione giudiziaria espletata', in un'assemblea nazionale che si è tenuta sabato a Roma, i giudici di pace convocati dall'Unione nazionale giudici di pace hanno approvato un documento unitario che ribadisce il giudizio negativo nei confronti delle linee della riforma della giustizia annunciate dal Guardasigilli Andrea Orlando, al Senato, nella parte riguardante ...
In "Gazzetta" gli incentivi per le auto
È stato pubblicato sulla "Gazzetta Ufficiale" del 10 maggio 2014 n. 107 il decreto 3 aprile 2014 del ministero dello Sviluppo economico "Ripartizione delle risorse, per l'anno 2014, relativo agli incentivi per l'acquisto di veicoli a basse emissioni complessive di cui agli artt. 17-bis e successivi del decreto-legge 22 giugno 2012, n. 83, convertito con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012, n. 134.
Risarcibilità dei danni subiti dal terzo trasportato
In tema di sinistri stradali, in merito all'azione risarcitoria promossa dal terzo trasportato, nell'ambito di un sinistro che abbia interessato un solo veicolo, ai sensi dell'art. 141 CdA, deve escludersi l'invocabilità della procedura del c.d. risarcimento diretto, introdotta dall'art. 149, comma 6° CdA, il quale, nel contemplare il sistema delle azioni dirette a favore del danneggiato, pur facultando quest'ultimo a chiedere il ristoro dei danni direttamente alla compagnia assicuratrice del veicolo ...
I confini della bilateralità negli organismi paritetici per la salute e la sicurezza
Gli Organismi Paritetici e gli Enti Bilaterali rappresentano un tipico esempio della sintesi degli interessi diversi – e tipicamente contrastanti nel modello italiano di relazioni sindacali, caratterizzato da una forma di partecipazione debole delle OO. SS. nella gestione dell'impresa – provenienti dalle parti sociali. In tale conflitto si pongono quali enti terzi rispetto agli attori trattanti, in grado di coadiuvare imprese e lavoratori nell'individuazione ottimale di soluzioni inerenti, tra ...
Quando il trust liquidatorio cede al fallimento
Il trust liquidatorio in presenza di uno stato presistente di insolvenza non è riconoscibile nell'ordinamento italiano. Lo ha stabilito la Corte di cassazione, con l'importante sentenza 10105/2014, confermando la decisione della Corte d'appello che aveva ravvisato «il concreto pericolo che il trust fosse stato utilizzato al solo fine di eludere la disciplina imperativa concorsuale». Da qui la dichiarazione per cui al negozio «non può essere riconosciuto l'effetto di segregazione desiderato».
Sì all'indennità per il sordomuto senza permesso CE
Riconosciuto il diritto alle provvidenze di assistenza sociale a un minore extracomunitario affetto da sordomutismo. L'Inps condannata a pagare anche i ratei pregressi. Lo ha deciso il Tribunale di Perugia con la sentenza del 4 aprile 2014
Carceri: Orlando, dato risposte a tutti appunti Strasburgo
I provvedimenti legislativi adottati in materia di carceri "hanno ridotto la tensione nei numeri". Così il ministro della Giustizia, Andrea Orlando, ospite oggi al Salone del Libro di Torino. "Abbiamo lavorato su tutti gli appunti che ci sono stati mossi da Strasburgo - dice e speriamo e crediamo che ci siano le condizioni perché si apprezzi il lavoro che è stato fatto".