ESECUZIONE FORZATA: fondo patrimoniale e tutela dei creditori
In allegato il testo dell'articolo oggetto di pubblicazione sull'inserto Legalmente de Il Mattino, in tema di esecuzione forzata e tutela dei creditori....
Stalking, il disagio psichico non va provato clinicamente
Le vittime dello stalking non sono tenute a dimostrare con certificati medici la natura del disagio psichico e il perdurante e grave stato di stress provocati dal persecutore. Non si richiede, infatti, l'accertamento di uno «stato patologico» che rientrerebbe nel diverso reato di lesioni. Lo ha chiarito la Corte di cassazione, con la sentenza 20531/2014, dichiarando inammissibile il ricorso di un uomo condannato a otto mesi di reclusione ex articolo 612-bis Cp per atti persecutori ai danni della ...
ISCRIZIONE IPOTECARIA - MANCATO RINNOVO - PERDITA EFFICACIA
La pendenza di un processo esecutivo non incide sul decorso del termine ventennale durante il quale liscrizione di ipoteca conserva il suo effetto, pertanto, in caso di mancata rinnovazione, il titolare perde il privilegio rispetto agli altri creditori anche se il procedimento è in corso. E questo quanto ha stabilito la Suprema Corte con la sentenza n. 10632 depositata il 15 maggio 2014. Nel caso de quo, la Corte di Cassazione si è trovata a decidere su tre motivi sviluppati dalla ricorrente, una società finanziaria intervenuta in una procedura esecutiva immobiliare promossa da alcune banche nei confronti di una coppia di coniugi, e precisamente: 1) violazione e falsa applicazione degli artt. 2808 e 2847 c.c. contestando la conclusione del Tribunale sulla estensione della valenza costitutiva delliscrizione ipotecaria e della sua rinnovazione alle cause di prelazione; 2) nullità della sentenza o del procedimento per violazione degli artt. 112 c.p.c. e 2938 e 2969 c.c., sostenendo lillegittimità del rilievo ufficioso, da parte oltretutto del CTU incaricato della redazione del progetto di distribuzione, della sopravvenuta carenza di operatività del privilegio correlato alloriginaria iscrizione; 3) omissione di motivazione sulla qualificazione della natura giuridica dellestinzione dellipoteca ai sensi degli artt. 2847 e 2878 n. 2 c.c. e sulla questione della necessità di una specifica eccezione delle controparti. Gli Ermellini hanno ritenuto i tre motivi infondati e in merito agli effetti della mancata rinnovazione dellipoteca in pendenza di processo esecutivo individuale hanno richiamato integralmente la sentenza della Cassazione n. 7489 del 14 maggio 2012, a mente della quale lefficacia delliscrizione di ipoteca, ai sensi dellart. 2847 c.c., cessa se liscrizione non sia rinnovata entro ventanni dalla sua data, a nulla rilevando che tale termine spiri in pendenza del processo di esecuzione, a meno che non sia già stato emesso, prima della scadenza di detto temine ventennale il decreto di trasferimento del bene ipotecato. Il termine ventennale dellart. 2947 c.c. è un termine che regola lefficacia delliscrizione ipotecaria non tanto e non solo nei rapporti tra il creditore ipotecario e il debitore originario, ma soprattutto nei rapporti tra il primo e gli altri creditori e gli aventi causa del debitore originario: il suo inutile decorso comporta però la postergazione del creditore ipotecario, che intenda continuare ad avvalersi della garanzia, ai creditori iscritti nel lasso tra loriginaria e la nuova iscrizione. Nello stesso senso vedasi la la sentenza n. 2610 del 5 febbraio 2014 pronunziata dalla Cassazione civile, sezione terza. Secondo i Supremi Giudici, la protrazione dellefficacia propria delliscrizione, regolata dal sistema di pubblicità di cui agli artt. 2650 e seguenti del c.c., è una facoltà del creditore ipotecario, la quale, essendo una estrinsecazione del suo diritto di garanzia reale sul bene, gli permette di fruire dei benefici della formalità originaria per un ulteriore ventennio....
Il codice deontologico dei medici si rinnova
La pratica medica cambia continuamente. Sia sul piano scientifico, che su quello normativo, sociale e organizzativo. Il documento che regola il comportamento di medici e odontoiatri è stato aggiornato ieri (l'ultimo aggiornamento risaliva al 2006), con l'approvazione a Torino da parte del Consiglio Nazionale della Fnomceo (Federazione nazionale degli ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri) del nuovo codice deontologico. Il documento – ribattezzato codice Torino - ora verrà presentato ...
Stalking, il disagio psichico non va provato clinicamente
Le vittime dello stalking non sono tenute a dimostrare con certificati medici la natura del disagio psichico e il perdurante e grave stato di stress provocati dal persecutore. Non si richiede, infatti, l'accertamento di uno «stato patologico» che rientrerebbe nel diverso reato di lesioni. Lo ha chiarito la Corte di cassazione, con la sentenza 20531/2014, dichiarando inammissibile il ricorso di un uomo condannato a otto mesi di reclusione ex articolo 612-bis Cp per atti persecutori ai danni della ...
Danni da trasfusioni, indennizzo anonimo a pena di risarcimento
Chi beneficia di un indennizzo pubblico per aver contratto una malattia, a causa di un errore sanitario, ha diritto al risarcimento del danno per illegittimo trattamento dei dati sensibili, qualora nel bonifico bancario venga riportata la causale. Lo ha stabilito la Corte di cassazione, con la sentenza 10947/2014, accogliendo il ricorso di un cittadino napoletano contro la Regione Campania (perché nella causale di accredito richiamava la legge 210 del 1992) e Unicredit Banca di Roma s.p.a (per ...
Avvocati: peculato, sì alla reiscrizione prima dei cinque anni
L'avvocato "cancellato" dall'albo per peculato e falso ideologico non deve attendere il termine di cinque anni per ottenere la reiscrizione. Lo hanno chiarito le Sezioni unite della Corte di cassazione, con la sentenza 10921/2014, accogliendo il ricorso di un legale di Palermo e chiarendo che il termine è previsto unicamente per la "radiazione"
INTERMEDIAZIONE FINANZIARIA: lobbligo informativo non sussiste in presenza di operatore qualificato
In tema di intermediazione finanziaria, in mancanza di elementi contrari, emergenti dalla documentazione in possesso dellintermediario in valori mobiliari, la semplice dichiarazione, sottoscritta dal legale rappresentante, che la società disponga della competenza e dellesperienza richieste in materia di operazioni in valori mobiliari, pur non costituendo dichiarazione confessoria, esonera lintermediario dallobbligo di ulteriori verifiche sul punto. E questo il principio di diritto statuito dalla Corte di Appello di Milano con sentenza pronunziata in data 07/09/2011 in materia di intermediazione finanziaria. Nel caso di specie, la pronunzia trae origine dallappello proposto da una società avverso la sentenza del Tribunale di Milano che, in un giudizio avente ad oggetto valori mobiliari, aveva rigettato la domanda di risarcimento dalla stessa avanzata nei confronti di una Banca. Ed infatti, secondo il Giudice di primo grado, le doglianze della società circa la violazione dellobbligo di informazione, da parte della Banca, al momento della stipula dei contratti swap, non potevano essere accolte atteso che il legale rappresentante della società aveva espressamente dichiarato di essere un operatore qualificato e, dunque, non poteva contestarsi alla Banca alcuna violazione dell'obbligo di fornire adeguate informazioni, previsto ex art. 31 II comma del Regolamento Consob n. 11522/1998 per i soli investitori non qualificati. Ebbene, la Corte di Appello, chiamata a pronunziarsi sul caso de quo, ha confermato la sentenza di primo grado, statuendo il principio secondo cui la dichiarazione del legale rappresentante della società è sufficiente ad attestare in capo al soggetto rappresentato la qualità di operatore qualificato, con applicazione del conseguente regime di legge che esclude la applicazione degli artt.27, 28 e 29 del regolamento. In conclusione, dunque, in caso di asserita discordanza tra il contenuto della dichiarazione del legale rappresentante e la situazione reale, grava sul deducente lonere di provare le circostanze specifiche dalle quali possa desumersi la mancanza dei requisiti delloperatore qualificato. Sul punto, si segnalano altresì alcune pronunzie già oggetto di approfondimento sulla rivista: 1.DERIVATI: LA DICHIARAZIONE DI COMPETENZA ED ESPERIENZA È PROVA UNICA E SUFFICIENTE DELLADEMPIMENTO DEGLI OBBLIGHI INFORMATIVI Sentenza Tribunale di Trieste, dott. Daniele Venier 17-03-2014 n.248 2.DERIVATI: REQUISITI DI VALIDITÀ DELLA DICHIARAZIONE DI OPERATORE QUALIFICATO Sentenza Tribunale di Firenze, Pres.dott. Fiorenzo Zazzeri, G.Est. dott. Ludovico Delle Vergini 29-11-2013 n.3842 3.VIOLAZIONE DEGLI OBBLIGHI INFORMATIVI DELLINTERMEDIARIO FINANZIARIO ONERE DELLA PROVA Sentenza Cassazione civile, sezione prima 19-10-2012 n.18039...
Audizione del minore
La questione relativa all'obbligatorieta' o facoltativita' dell'ascolto del minore nei procedimenti assoggettati alla Legge n. 64 del 1994 (di ratifica della Convenzione dell'Aja del 25 ottobre 1980) ha trovato, negli orientamenti di questa sezione, una risposta mediante la fissazione dei seguenti principi:- la mancata previsione normativa dell'obbligatorieta', desumibile dalla Legge n. 64 del 1994, articolo 7, comma 3, non esclude tuttavia che la audizione sia un adempimento doveroso in quanto ...
Differenze tra associazione in partecipazione e lavoro subordinato e la valenza del nomen juris attribuito dalle parti al rapporto
Con la Sentenza oggetto di questa breve nota, la Suprema Corte ha avuto modo di ritornare, ad occuparsi, in particolare, degli elementi distintivi tra associazione in partecipazione e lavoro subordinato come anche della valenza del nomen juris attribuito dalle parti al rapporto. Ciò in tema di opposizione a cartella esattoriale emessa per crediti INPS conseguenti ad omissione contributiva a seguito della proposizione di ricorso per Cassazione da parte di una società che era rimasta soccombente ...
DERIVATI: la dichiarazione di operatore qualificato esonera l'intermediario dall'obbligo di ulteriori verifiche
La qualità di operatore qualificato esclude l'operatività delle regole di salvaguardia ex TUF e Reg. Consob di attuazione e deve ritenersi che la semplice dichiarazione, sottoscritta dal legale rappresentante di una società che ha compiuto un'operazione di "SWAP", secondo cui quest'ultima dispone della competenza ed esperienza richiesta in materia di operazioni in valori mobiliari, in assenza di elementi contrari emergenti dalla documentazione già in possesso dell'intermediario finanziario, esonera l'intermediario stesso dall'obbligo di ulteriori verifiche sul punto e costituisce argomento di prova che il giudice può porre a base della propria decisione, in ordine al riconoscimento della natura di operatore qualificato e all'accertamento della diligenza prestata dall'intermediario. Ne deriva linapplicabilità all'operatore qualificato delle norme di protezione di cui alle disposizioni della L. 58/1998 e linfondatezza di ogni censura sulla effettività delle competenze e conoscenze dichiarate e sulla correttezza ed esaustività delle informazioni ricevute dalla banca. Così si è espresso il Tribunale di Bologna, in persona della dott.ssa Silvia Romagnoli, con la sentenza n.1171 dell8 aprile 2014, pronunciandosi nel giudizio incardinato dal cliente di una banca, al fine di sentire accogliere la domanda di nullità (o, in subordine, di annullamento) di un contratto di INTEREST RATE SWAP, sul presupposto della assoluta ignoranza del tipo di strumento derivato oggetto di sottoscrizione, deducendo di essere addivenuto alla stipulazione di questultimo al solo fine di proseguire gli altri rapporti bancari in essere con la convenuta. Dal canto suo, la Banca ha contestato gli addebiti, affermato la correttezza del proprio contegno e dedotto la piena validità della dichiarazione di operatore qualificato resa dal legale rappresentante della società. Trattasi, in buona sostanza, del tema di grande attualità sia per la vicenda, sia per i risvolti interpretativi della normativa di riferimento della validità e degli effetti della dichiarazione di operatore qualificato, la quale costituisce, de jure condito, lo spartiacque tra due tipi di tutela per il cliente e tra i differenti contegni dellintermediario in un rapporto contrattuale, avente ad oggetto strumenti finanziari. Va da sé che, nel caso di strumenti finanziari derivati, per definizione comportanti un grande rischio di perdite per il cliente, il tema assume ancora maggiore rilievo. Nel caso di specie, svolti gli accertamenti in punto di fatto e verificata la piena validità della dichiarazione resa dalla società, atteso anche il mancato (e/o tardivo) disconoscimento dei contratti in originale prodotti dalla Banca convenuta, il Giudice bolognese ha avuto gioco facile nel confermare i principi affermati dalla giurisprudenza in casi analoghi. In particolare, il Tribunale ha ribadito, in buona sostanza, che la dichiarazione effettuata dal legale rappresentante della società che lente dispone della competenza ed esperienza richiesta in materia di operazioni in valori mobiliari, esonera lintermediario da ulteriori verifiche circa la conformità tra tale asserzione e la situazione di fatto in cui il cliente, effettivamente, versi. Ciò, ovviamente, sempre che non emergano in maniera evidente altri elementi tra i dati a disposizione della banca che facciano pensare, in realtà, ad una situazione di fatto divergente. Un tale principio ha delle precise conseguenze sulla ripartizione in giudizio dellonere della prova. Infatti sottolinea il Giudice la dichiarazione [di operatore qualificato, validamente espressa] costituisce argomento di prova che il giudice può porre a base della propria decisione, in ordine al riconoscimento della natura di operatore qualificato e all'accertamento della diligenza prestata dall'intermediario. Con lapplicazione di tale principio, il Tribunale ha disatteso ogni domanda attorea, anche quella subordinata di annullamento per vizio del consenso (per la mancata prova di qualunque profilo di malafede nel comportamento dellintermediario), nonché quella di risarcimento dei danni patrimoniali, pronunciandosi in maniera del tutto conforme allorientamento dominante in giurisprudenza e più volte oggetto di commento su questa rivista. Peraltro, incidentalmente, il Giudice si è pronunciato anche sulla validità, in sé, del contratto di INTEREST RATE SWAP, che ha natura aleatoria (peraltro specificamente indicata nel contratto ed accettata dal cliente) e struttura caratterizzata dallo scambio di somme di denaro calcolate secondo parametri rapportati ad un capitale di riferimento con assoluta aleatorietà del risultato dell'operazione dato dalla differenza tra i pagamenti incrociati (assimilabile a vera e propria SCOMMESSA SUL SALDO POSITIVO). Tale precisazione risulta interessante, atteso che sul punto sussiste un ampio dibattito giurisprudenziale, di recente risolto, tra gli altri, dal Tribunale di Torino. Sul punto si segnalano, per approfondimenti, le seguenti decisioni: DERIVATI: LA DICHIARAZIONE DI OPERATORE QUALIFICATO ESIME LINTERMEDIARIO DAGLI OBBLIGHI INFORMATIVI L'INTERMEDIARIO NON È TENUTO A VERIFICARE LA CONGRUENZA SOSTANZIALE ALLA DICHIARAZIONE, SALVI CHIARI ELEMENTI DISCORDANTI. Altro | Tribunale di Torino, dott. Giovanni Liberati | 13-05-2014 | n.3462 DERIVATI - IRS: LA CAUSA DEL CONTRATTO È NELLO SCAMBIO DI FLUSSI CORRISPONDENTE AL DIFFERENZIALE IL CONTRATTO DI IRS, STIPULATO A COPERTURA, NON È AFFETTO DA NULLITÀ PER MANCANZA DI CAUSA. Sentenza | Tribunale di Torino Dott. Silvia Vitro | 24-04-2014 | n.2976 Autore: Avv. Maria Luigia Ienco DERIVATI: LA DICHIARAZIONE DI COMPETENZA ED ESPERIENZA È PROVA UNICA E SUFFICIENTE DELLADEMPIMENTO DEGLI OBBLIGHI INFORMATIVI OBBLIGO DI FORMA SCRITTA SOLO PER CONTRATTO-QUADRO E NON ANCHE PER I SINGOLI ORDINI DI INVESTIMENTO. Sentenza | Tribunale di Trieste, dott. Daniele Venier | 17-03-2014 | n.248 DERIVATI: VALIDI ANCHE SE LALEA È SOLTANTO A CARICO DELLINVESTITORE NESSUN OBBLIGO DELLA BANCA DI FAR CONOSCERE GLI SCENARI PROBABILISTICI DELLA SCOMMESSA. Sentenza | Tribunale di Milano, dott. Francesco Ferrari | 28-01-2014 | n.978 DERIVATI: REQUISITI DI VALIDITÀ DELLA DICHIARAZIONE DI OPERATORE QUALIFICATO GRAVA SUL CLIENTE LONERE DI DIMOSTRARE LA NON CONFORMITÀ. Sentenza | Tribunale di Firenze, Pres.dott. Fiorenzo Zazzeri, G.Est. dott. Ludovico Delle Vergini | 29-11-2013 | n.3842...
Maltrattamento di animali
Il reato di abbandono di animali comprende non solo tutti quei comportamenti dell'uomo che offendono il comune sentimento di pietà e mitezza verso gli animali destando ripugnanza per la loro aperta crudeltà, ma anche quelle condotte che incidono sulla sensibilità dell'animale, producendo un dolore (Cass. Sez. 3^ 22.11.2012 n. 49298, Tomat; idem 7.11.2007 n. 44287, Belloni Pasquinelli). La novella di cui alla L. n. 189/04, richiede ai fini della integrazione della fattispecie non solo che le condizioni ...
Nasce il movimento ENNE.ZERO:avvocati e professionisti negoziatori
Nasce enne.zero, Movimento di avvocati e professionisti negoziatori, costituitosi in Comitato, caratterizzati da una formazione specifica sulla gestione dei conflitti e sulle tecniche di negoziazione, per gestire conflitti e controversie con un metodo innovativo
Vietti, mercoledì Csm discute nomina Procura Torino
Potrebbe sciogliersi mercoledì il nodo della nomina del nuovo capo della procura di Torino, ruolo ormai vacante da cinque mesi dopo il pensionamento anticipato di Giancarlo Caselli. Per quel giorno la Commissione Incarichi Direttivi del Csm ha infatti all'ordine del giorno "la discussione sulla copertura della sede di Torino". A renderlo noto è il vicepresidente del Csm, Michele Vietti, a margine di un convegno questa mattina a Torino
P.C.T., il 21 maggio a Genova presentazione del VADEMECUM e PROTOCOLLO per il deposito degli atti telematici
"30 giugno 2014: avvio dell'obbligatorietà del Processo Civile Telematico. Genova è pronta; presentazione del Protocollo sul PCT e degli allegati Vademecum"
Il 30 giugno 2014 diventa obbligatorio il deposito per via telematica di pressoché tutti gli atti del Processo Civile.
In vista di tale importante scadenza, il Tribunale di Genova, il Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Genova, ed il Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Chiavari, hanno predisposto, approvato e siglato Protocollo e ...
Ddl corruzione, le norme sul tavolo a confronto
Nel 2012 la legge Severino, poi la proposta Grasso che ora è incardinata al Senato, ma è molto cambiata rispetto all'impianto originario; e infine un disegno di legge dell'attuale governo già pronto che non ha mai visto la luce. La produzione normativa anticorruzione non manca, ma fatica a incanalarsi in un quadro stabile e incisivo
SEPARAZIONE, non vi è addebito in caso di scoperta della propria omosessualità
Il caso trattato è riferito ad un giudizio di separazione personale, introdotto da un marito che chiedeva pronunciarsi l'addebito, per aver la moglie instaurato una relazione omosessuale con una vicina di casa, richiedendo l'affido a se medesimo delle due figlie della coppia
Sanzionato con spese doppie chi «salta» la mediazione
Rischia di dover pagare il doppio delle spese di lite chi si rivolge subito all'autorità giudiziaria senza ricorrere alla mediazione dell'avvocato di controparte. È questo il principio applicato dal tribunale di Santa Maria Capua Vetere
Carceri, Napolitano: da criticità giustizia rischi imbarbarimento
"Legalità e umanità della pena sono sanciti dalla Carta Costituzionale, che ne sottolinea la funzione rieducativa del condannato, e costituiscono principi irrinunciabili, tanto più in un contesto come quello attuale, in cui le criticità del 'sistema giustizia' rischiano di scivolare verso un indegno imbarbarimento, come ci mostra purtroppo l'emergenza carceraria che il nostro Paese si trova ad affrontare". Lo ha sottolineato il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano
Guida sotto effetto di stupefacenti, insufficiente la prova ematica
La guida sotto l'effetto di sostanze stupefacenti è stata ancora una volta esaminata dagli Ermellini che con sentenza n. 16059/014 hanno ritenuto che ai fini del giudizio di responsabilità per il reato ex articolo 187 del codice della strada è necessario provare non solo la precedente assunzione di sostanze stupefacenti ma che l'agente abbia guidato in stato d'alterazione causato da tale assunzione