Affitti in nero, tutto da rifare: sanzioni incostituzionali
Le sanzioni previste per gli affitti in nero sono incostituzionali e quindi l'amministrazione non potrà più sostituirsi nei contratti stabilendone durata e canone, nel caso di omessa o irregolare registrazione. La Corte costituzionale, con la sentenza n. 50 del 14 marzo 2014, ha dichiarato l'illegittimità costituzionale delle previsioni contenute nei commi 8 e 9 dell'articolo 3 del Dlgs 23/2011
Camera Civile di Cremona: "Il licenziamento dopo la legge 92/2012",aspetti sostanziali e processuali
Prof. Avv. Ottavio Pannone – Docente di Diritto del Lavoro presso la Scuola di specializzazione per le Professioni Legali presso la Facoltà di Giurisprudenza dell'Università degli Studi di Roma Tor Vergata...
Parametri forensi
Il rimborso delle spese legali da parte delle amministrazioni di appartenenza avviene nei limiti riconosciuti congrui dall'Avvocatura dello Stato e a tale parere, che attiene non soltanto alla conformità delle notule con le tariffe forensi, ma anche all'importanza e delicatezza dell'attività difensiva in relazione alla fattispecie concreta, si ascrive un connotato di ampia discrezionalità tecnica.
Tribunale Amministrativo Regionale Piemonte - Torino, Sezione 1, Sentenza 6 febbraio 2014, n. 224
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Parcheggio in condominio
In tema di condominio negli edifici, le spese d'uso e manutenzione dello spazio condominiale destinato al parcheggio dei veicoli, devono collocarsi nell'ambito del godimento della cosa comune. Ne discende che le spese stesse rientrano fra quelle generali, per cui è applicabile il criterio di riparto stabilito dall'art. 1123, comma 1, cod. civ. con riferimento al valore della proprietà di ciascun condomino, e non a quello dell'uso differenziato dettato dal comma 2, che appunto non opera per le spese ...
AFFITTO IN NERO, stop al canone scontato per chi denuncia
La Corte Costituzionale dichiara l'illegittimità costituzionale dell'articolo 3 (Cedolare secca sugli affitti ), commi 8 e 9, del decreto legislativo 14 marzo 2011, n. 23 (Disposizioni in materia di federalismo Fiscale Municipale).
Cattivo stato di conservazione degli alimenti: la tutela del c.d. "ordine alimentare"
Fa discutere e desta sorpresa l'ultima sentenza della Corte di Cassazione n. 6108/2014, che mette al bando l'esposizione di frutta e verdura all'aperto, per violazione dell'art. 5 lett. b) della legge 283/1962.
Pubblico ufficiale, no al reato di omessa denuncia se viene disposta una indagine interna
Pubblici ufficiale e incaricati di un pubblico servizio qualora si trovino davanti ad una condotta la cui riconducibilità ad una fattispecie di reato non è chiara non possono essere condannati per omessa denuncia ai sensi dell'articolo 361 del codice penale
Difficoltà di apprendimento e sostegno scolastico
L'Amministrazione scolastica è tenuta ad erogare il servizio didattico predisponendo, per l'ipotesi di disabilità grave, le misure di sostegno necessarie per evitare che l'alunno disabile altrimenti fruisca solo nominalmente del percorso di istruzione, essendo impossibilitato ad accedere ai contenuti dello stesso in assenza di adeguate misure compensative, con un rapporto di adeguatezza da parametrarsi in funzione dello specifico e concreto ciclo scolastico frequentato. Stante quanto innanzi, sono ...
Camere civili, è ora di voltare pagina
Sulla giustizia civile bisogna voltare pagina. Lo ha chiesto il presidente dell'Unione nazionale delle Camere civili, Renzo Menoni, presentando il Terzo Rapporto sulla giustizia civile nell'aula magna della Cassazione. "È arrivato il momento di indicare che cosa c'è da cambiare, che cosa serve per farla funzionare davvero e per poter disporre di un sistema giudiziario che funga da corretto equilibratore delle controversie", sottolinea Menoni in una nota
Rc avvocati, il rischio assicurato precede l'accertamento del danno civilistico
Nella Rc professionale degli avvocati, per stabilire l'estensione della copertura del «rischio assicurato» si deve guardare alla commissione del fatto che causalmente può originare il danno civilistico e non alla sua definizione in sede giudiziale
Legittimo il licenziamento per giusta causa di chi registra le conversazioni dei colleghi a loro insaputa
Cass. Sez. Lav., 21 novembre 2013, n. 26143
È legittimo il licenziamento di chi registra le conversazioni dei superiori e dei colleghi a loro insaputa, «per la grave situazione di sfiducia, sospetto e mancanza di collaborazione venutasi a creare all'interno dell'equipe medica di chirurgia plastica».
Con una efficace, sintetica e ben motivata decisione (Cass. Sez. Lav., 21 novembre 2013, n. 26143), la Suprema Corte di Cassazione ha confermato la decisione dei giudici dell'Appello che avevano ...
Rapina
Sussiste il reato di rapina e non di furto se il portafogli al minore viene sottratto dal "branco" in un contesto violento.
Corte di Cassazione, penale, Sentenza 9 febbraio 2014, n. 5952
Cnf: il testo del decreto ministeriale sui nuovi parametri forensi
Il testo, in corso di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, potrebbe subire ritocchi formali
Le nuove frontiere del processo civile telematico
Il processo telematico, divenuto obbligatorio con la Legge di Stabilità del 2013, è lo strumento che consiste nella possibilità data alle parti, al giudice e alla cancelleria, di formare, comunicare e notificare gli atti processuali, mediante documenti informatici.
Giudice di pace, conforme alla Costituzione il divieto di sospensione della pena
Nei reati di competenza del giudice di pace, il divieto di sospensione condizionale della pena non viola il principio di uguaglianza, essendo conforme ad una giurisdizione pensata per «reati di ridotta gravità» ma che sia «effettiva». Lo ha stabilito la Corte costituzionale, con la sentenza 47/2014, dichiarando non fondata la questione di legittimità costituzionale sollevata dal tribunale di Grosseto
.Corte Ue, record di cause trattate nel 2013
Anno record per la Corte di Lussemburgo. In un comunicato che fa il consuntivo del 2013 si parla di «cifre senza precedenti» sia per la produttività che per il numero di causa promosse.
Sulla P.A. ricade la responsabilità per la tardiva conclusione del procedimento amministrativo
Sussiste l'obbligo, per la P.A., di concludere il procedimento amministrativo nel termine indicato nella comunicazione di avvio del procedimento e, quindi, di adottare una condotta unitaria coerente, in attuazione dei principi di buon andamento, ragionevolezza e proporzionalità: in mancanza, il privato concessionario ha titolo ad esperire l'azione ad opponendum e ha diritto ad invocare la continuazione del rapporto concessorio.
"Dei delitti e delle pene", Livorno espone prima edizione per i 250 anni dell'opera
Caposaldo della modernità giuridica, ''Dei delitti e delle pene'', il trattato illuminista dello scrittore e filosofo milanese Cesare Beccaria (1738-1794) compie 250 anni dalla sua pubblicazione. Fu stampato infatti nel 1764 per la prima volta a Livorno, presso la tipografia Coltellini, e la sua fortuna fu grande, sia in Italia che in tutta Europa. Livorno intende celebrare degnamente quest'opera con un convegno internazionale '' 250 anni Dei delitti e delle pene'', che riunirà illustri storici ...
Cgue: professionisti, pubblicità ingannevole e comparativa sanzionate autonomamente
Vincoli più rigidi a tutela dei professionisti. Pubblicità ingannevole e pubblicità «illegittimamente» comparativa, infatti, integrano due diverse e autonome infrazioni. Per cui «al fine di vietare e sanzionare una pubblicità ingannevole, non è necessario che quest'ultima costituisca al contempo una pubblicità illegittimamente comparativa». Lo ha stabilito la Corte di giustizia Ue, con la sentenza13 marzo 2014 nella causa C-52/2013
Il dirigente licenziato non può chiedere, con rito Fornero, preavviso e indennità supplementare senza il motivo illecito
Un lavoratore subordinato con qualifica dirigenziale, licenziato per soppressione della posizione, ha convenuto in giudizio il proprio ex datore di lavoro con il rito c.d. Fornero (caratterizzato dalla sommarietà degli accertamenti), al fine di fare dichiarare la natura ritorsiva e discriminatoria del recesso e, conseguentemente, ottenere la reintegrazione nel posto di lavoro